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Donne Hacker: hanno fatto e fanno la storia dell’acking etico e non.

Hacking al Femminile

Donne Hacker – Nell’immaginario collettivo gli hacker sono sempre stati identificati come ragazzi (maschi) smanettoni e solitari. La realtà è ben altra , di smanettoni non ve ne è nemmeno l’ombra, di solitari nemmeno e non sono solo maschi. Ho deciso di presentarvi alcuni hacker (donna) conosciuti e ricordati per quello che hanno fatto e fanno. Tutto attraverso delle piccole schede. Non sono tutti dei fuorilegge, esistono anche quelli che hanno diffuso la logica della conoscenza e condivisione. L’ultima, in questa  serie di hacker, è stata la mia musa ispiratrice.

 

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Jude Milhon (St. Jude)

Jude Milhon, conosciuta anche come St. Jude, è stata un’importante figura nel mondo dell’hacking e dell’attivismo digitale.

Rimane una figura significativa e rispettata nella storia dell’hacking e dell’attivismo digitale, ricordata per il suo contributo alla cultura hacker e per la sua lotta per la giustizia sociale attraverso l’uso della tecnologia.

Biografia

  • Data di Nascita: 1939
  • Data di Morte: 2003

Carriera e Attività

  • Pioniera nel Campo dell’Hacking: Jude Milhon è stata una delle prime donne hacker. Ha giocato un ruolo significativo nel definire e promuovere la cultura hacker, concentrandosi sull’uso dell’hacking come strumento di empowerment e cambiamento sociale.
  • Contributi Culturali: È stata un’attivista digitale influente, contribuendo a plasmare il movimento cyberpunk. Questo movimento mescolava temi di tecnologia avanzata con elementi di ribellione contro le strutture di potere esistenti.
  • Scrittrice e Oratrice: Oltre a essere un’abile hacker, Milhon è stata anche una scrittrice e oratrice influente. Ha scritto su temi di tecnologia, privacy e diritti digitali.

Filosofia

  • Attivismo Digitale: Milhon credeva fermamente nel potere della tecnologia come strumento di cambiamento sociale. Ha sostenuto l’uso dell’hacking come mezzo per combattere contro l’ingiustizia e promuovere la libertà di espressione e la privacy.
  • Femminismo: Come una delle poche donne nell’ambito dell’hacking, Milhon è stata anche una voce importante nel promuovere la partecipazione femminile nel campo della tecnologia e dell’hacking.

Opere e Pubblicazioni

  • Ha scritto e contribuito a varie pubblicazioni riguardanti la sicurezza informatica, la privacy e l’attivismo digitale.

Eredità

  • Influenza nel Movimento Hacker: La sua visione e le sue azioni hanno avuto un impatto duraturo sulla comunità hacker e sull’attivismo digitale.
  • Ispirazione: Milhon è stata fonte di ispirazione per molte generazioni successive di hacker e attivisti digitali, soprattutto per le donne nel campo della tecnologia.
  • Ruolo di Genere: Come donna in un campo dominato dagli uomini, Milhon ha aperto la strada a molte altre donne nell’hacking e nella tecnologia.

 

Joanna Rutkowska

Joanna Rutkowska è una delle hacker donne più rispettate e riconosciute nel campo della sicurezza informatica.

Biografia

  • Nazionalità: Polacca
  • Campo di Specializzazione: Sicurezza informatica, soprattutto nell’ambito dei rootkit e delle tecniche di bypassing della sicurezza dei sistemi operativi.

Contributi

  1. Blue Pill: Joanna Rutkowska ha guadagnato notorietà internazionale per il suo lavoro sul rootkit “Blue Pill”. Presentato nel 2006 al SyScan Conference, il Blue Pill è un rootkit che sfrutta la virtualizzazione hardware per rimanere “indetectable” ai metodi tradizionali di rilevamento malware.
  2. Invisible Things Lab: Rutkowska è la fondatrice di Invisible Things Lab, un’azienda specializzata nella ricerca sulla sicurezza. Il suo lavoro si è concentrato su diverse aree critiche, tra cui l’analisi di vulnerabilità a livello di sistema e il miglioramento della sicurezza dei sistemi operativi.

Impatto e Riconoscimenti

  • Joanna Rutkowska è stata riconosciuta come una delle figure di spicco nella ricerca sulla sicurezza informatica, apportando contributi significativi nella comprensione e nella mitigazione delle minacce informatiche.
  • Ha partecipato a numerose conferenze internazionali sulla sicurezza, condividendo la sua vasta conoscenza e esperienza.

Filosofia

  • Rutkowska crede fermamente nell’importanza della ricerca indipendente e aperta nel campo della sicurezza informatica. La sua filosofia pone un forte accento sull’innovazione continua per tenere il passo con le evoluzioni rapide nel campo della cybersecurity.

 

Kristina Svechinskaya

Kristina Svechinskaya è un altro nome noto nel mondo dell’hacking, sebbene la sua fama derivi da attività illegali piuttosto che da contributi alla sicurezza informatica.

Biografia

  • Nazionalità: Russa
  • Conosciuta per: Attività di hacking legate a frodi bancarie

Attività 

  1. Frode Bancaria: Svechinskaya ha guadagnato notorietà per il suo coinvolgimento in un’operazione di hacking bancario su larga scala. Utilizzando un Trojan chiamato “Zeus”, ha attaccato diversi istituti bancari.
  2. Lavoro con Zeus Trojan: Il suo ruolo principale era quello di utilizzare il Trojan Zeus per infiltrarsi nei sistemi bancari e sottrarre denaro. Questo software malintenzionato era progettato per raccogliere dati sensibili dai computer delle vittime.
  3. Furto e Riciclaggio di Denaro: È stata accusata di aver rubato migliaia di dollari attraverso queste attività di hacking e di aver partecipato a operazioni di riciclaggio di denaro.

Procedimenti Giudiziari

  • Arresto e Accuse: Svechinskaya è stata arrestata a New York nel 2010 con l’accusa di frode bancaria e falsificazione di passaporti.
  • Risultato Legale: Dopo il suo arresto, ha patteggiato colpevolezza per alcune accuse e ha evitato una lunga pena detentiva. Tuttavia, il suo caso ha attirato una significativa attenzione mediatica.

Impatto

  • Figure nella Cultura Hacker: Nonostante le sue azioni illegali, Svechinskaya è spesso citata come esempio di come gli hacker possano influenzare significativamente i sistemi finanziari e bancari.
  • Rappresentazione Mediatica: La sua figura è stata spesso sensationalizzata nei media, focalizzandosi più sull’aspetto che sulle reali competenze tecniche.

Note

  • Discussione Etica: Il caso di Svechinskaya solleva questioni importanti sull’etica nell’hacking e sull’uso improprio delle competenze informatiche per attività illegali.

 

Ying Cracker

Ying Cracker rimane una figura unica nel panorama dell’hacking, nota per il suo approccio didattico e per aver aperto la strada a un maggior interesse verso la sicurezza informatica in Cina. Le sue attività hanno suscitato sia ammirazione che controversie, riflettendo la complessità etica del mondo dell’hacking e del cracking.

Background

  • Nazionalità: Cinese
  • Notorietà: Ying Cracker è diventata famosa nel panorama dell’hacking cinese per le sue abilità nel cracking di software.

Attività Principali

  • Educatrice nel Cracking: Ying Cracker è conosciuta soprattutto per il suo ruolo educativo. Ha insegnato le basi del cracking di software, inclusi l’uso di strumenti specifici e le tecniche per bypassare i sistemi di sicurezza dei software.
  • Corsi Online: Ha offerto corsi online che coprivano vari aspetti del cracking, rendendo queste conoscenze accessibili a un pubblico più ampio.

Popolarità e Impatto

  • Forum Online: La sua fama è cresciuta attraverso forum online cinesi, dove condivideva le sue conoscenze e interagiva con altri appassionati di sicurezza informatica.
  • Influenza: Ying Cracker è stata ammirata per la sua capacità di rendere comprensibili concetti complessi di cracking, contribuendo a demistificare questo aspetto dell’hacking.

Discussione Etica

  • Controversie: Le attività di Ying Cracker hanno sollevato questioni etiche, dato che il cracking di software è spesso associato a pratiche illegali.
  • Educatrice o Cracker?: Il suo ruolo come educatrice nel campo del cracking è stato al centro di un dibattito sul confine tra insegnare abilità informatiche e promuovere attività illegali.

Eredità

  • Influenza nella Comunità di Hacking: Ying Cracker ha lasciato un segno nel mondo dell’hacking, in particolare per il suo approccio educativo e la sua capacità di rendere accessibile il cracking a un vasto pubblico.

 

Ed ora la mia musa ispiratrice, anche e non solo del mio motto : “non esiste vera conoscenza senza condivisione”.

 

Raven Adler

La carriera e l’impegno di Raven Adler nel campo della sicurezza informatica ne fanno una figura influente e rispettata. Il suo successo e la sua dedizione hanno contribuito a sfidare gli stereotipi di genere e a promuovere una maggiore inclusività nel settore tecnologico.

Spesso riconosciuta come una delle hacker più dotate e intelligenti del mondo, Raven Adler si è diplomata a soli 14 anni e si è laureata a 18 anni. Relatrice frequente alle conferenze sull’hacking e sul software, Adler è stata anche la prima donna a tenere una presentazione al DefCon, uno dei più prestigiosi raduni di hacker al mondo. Quando le viene chiesto della sua presenza al DefCon, risponde spesso che vorrebbe essere conosciuta per il suo lavoro, non per essere una donna nel settore. Attualmente, Adler è specializzata nella protezione dei dati end-to-end e questo l’ha resa preziosa per le organizzazioni pubbliche e private che vogliono proteggere le informazioni sensibili. Ha lavorato come consulente di sicurezza senior per diverse aziende e “continua” a tenere conferenze e a pubblicare regolarmente il suo lavoro su riviste di settore.

Background

  • Educazione: Raven Adler possiede una formazione approfondita nel campo della sicurezza informatica e delle telecomunicazioni.

Carriera e Attività

  • Def Con: La sua partecipazione al Def Con ha segnato un momento significativo nella storia di questo evento, rompendo una barriera di genere in un campo tradizionalmente dominato dagli uomini.
  • Esperta di Sicurezza: Adler è conosciuta per la sua vasta conoscenza in vari aspetti della sicurezza informatica, dalla crittografia alla difesa di reti informatiche.

Contributi e Riconoscimenti

  • Conferenze e Presentazioni: Ha tenuto diverse presentazioni e conferenze, contribuendo significativamente alla comunità della sicurezza informatica con le sue ricerche e le sue intuizioni.
  • Riconoscimenti: La sua competenza e i suoi contributi sono stati riconosciuti e rispettati nella comunità hacker e oltre.

Impatto e Eredità

  • Role Model: Adler è considerata un modello di riferimento per molte donne nel campo della sicurezza informatica. La sua carriera ha ispirato altre donne a esplorare e contribuire in questo settore.
  • Educatrice e Mentore: Oltre alla sua attività professionale, ha anche lavorato per educare e formare la prossima generazione di esperti di sicurezza.

Visione e Filosofia

  • Sicurezza e Conoscenza: Adler ha sempre sostenuto l’importanza della condivisione della conoscenza e dell’educazione continua nel campo della sicurezza informatica, enfatizzando che la sicurezza è una responsabilità condivisa.