Windows 10 scaricato sui PC all’insaputa degli utenti.
La conferma arriva dalla casa di Redmond. Il procedimento serve a rendere l’installazione più agevole, ma chi non vuole aggiornare se lo sorbisce inutilmente
Microsoft ci tiene proprio a fare arrivare Windows 10 sui PC che ancora non lo hanno. Come riporta l’Inquirer, e come ha confermato la stessa multinazionale, i sistemi operativi di Redmond sono attualmente programmati per scaricare, in automatico e all’insaputa dell’utente, fino a 6GB di dati per l’installazione del nuovo Windows.
Sui computer più economici però lo stratagemma può dare luogo a problemi. Pensiamo agli ibridi e ai 2-in-1 di fascia più bassa, che vengono venduti con 32GB di memoria interna: un quantitativo di memoria sufficiente per il sistema operativo preinstallato, qualche app e una manciata di programmi di grossa taglia. Con l’avanzare del tempo i file temporanei e la normale gestione del PC esauriscono progressivamente i GB rimasti liberi, ma se più di un sesto del disco si trova improvvisamente occupato da un download coatto e nascosto, i conti saltano.
Per non parlare della banda impiegata per scaricare questi dati: per quanto la casa di Redmond possa relegare il download sullo sfondo, la navigazione, lo streaming video e tutte le altre attività in Rete vengono giocoforza rallentati dalla solerzia di Microsoft nel preparare l’eventuale installazione di Windows 10.
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