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Barcellona passa al software libero.

Barcellona

C’e’ una nuova città europea che ha deciso di risparmiare euri in licenze software proprietarie e cercar di costruire una libreria di applicazioni specializzate tutte Open Source rivolta alla Pubblica Amministrazione. Barcellona passa al software libero .

Infatti , la clase politica di Barcellona , ha deciso di chiudere i ponti con Microsoft in favore del sistema operativo Linux e delle tecnologie Open Source in una logica di miglioramento e potenziamento dei servizi offerti ai cittadini.

L’obiettivo finale del programma è raggiungere e garantire “piena sovranità tecnologica” per il comune attraverso l’adozione di tecnologie open source. Ciò include il potenziale di condurre una verifica pubblica completa dei dispositivi e degli usi del governo municipale del software su base giornaliera e quindi estendere le loro funzionalità. Vogliono rendere disponibile il software negli archivi pubblici con licenze che consentono l’utilizzo e il miglioramento da parte di  terze parti. La nuova politica tecnologica determinerà una minore dipendenza da fornitori esterni e una maggiore diversificazione negli appalti. Un obiettivo è creare una rete amministrativa per condividere la tecnologia.

Barcellona non è la prima agenzia governativa europea a migrare da Windows a Linux e software open source. Gli sforzi per cercare di limitare  software proprietario sono sorti in altre città.

Barcellona passa a Linux
Barcellona passa al software libero

Anche in Italia

Ad esempio, Roma ha già installato la suite LibreOffice per sostituire Microsoft Office su tutte le sue 14.000 workstation PC in tutta la città e quest’anno progetta di testare un programma pilota utilizzando workstation con Linux.

A proposito di Roma e della stupenda iniziativa portata avanti dall’assessore a Roma Semplice Flavia Marzano : “Con questa Delibera si segna una svolta nell’approccio di Roma Capitale all’acquisizione di software.

Niente più scelte che vincolino l’amministrazione ad un solo fornitore, ma soluzioni aperte e modulabili nel tempo che permettano un confronto concorrenziale tra diversi operatori.

Obiettivo di questo provvedimento, e di questa Giunta, è quello di favorire il pluralismo informatico e la diffusione del software libero nell’amministrazione capitolina come strumento di maggiore efficienza, trasparenza, sostenibilità e indipendenza nell’esercizio delle proprie funzioni”.

Roma ha già installato la suite LibreOffice per sostituire Microsoft Office su tutte le sue 14.000 workstation PC in tutta la città e quest’anno progetta di testare un programma pilota utilizzando workstation con Linux.

Ah .. provate a fare una ricerca su Google di  “Roma Linux” e fate la stessa ricerca su  Yahoo ……. ahahahahahahahahahahahhaah Trovate qualche differenza ?

L’uso del SO Linux e di LibreOffice sta guadagnando popolarità tra numerose agenzie governative europee.

Ad esempio, 15 ministeri francesi sono passati a LibreOffice. La gendarmeria francese, la forza di polizia francese, ha cambiato 70.000 PC in GendBuntu, una versione personalizzata del sistema operativo Ubuntu basato su Linux.

Il Ministero della Difesa olandese è passato a LibreOffice. Gli ospedali di Copenhagen hanno scambiato 25.000 PC da Microsoft Office a LibreOffice.

Entro il 2020 il Ministero della Difesa italiano trasferirà circa 100.000 desktop da Microsoft Office a LibreOffice e la migrazione già e’ stata avviata.

… ed ora anche Barcellona passa al software libero . Speriamo che l’onda sia molto lunga.

G.P.