Si può spendere poco o nulla. Viva il software libero !

Come far lavorare una struttura informatica senza spendere un capitale.

openfree

Sono ormai un paio di decenni che mi occupo d’informatica, iniziando con la stesura di software per Commodore 64 sino a giungere ad essere amministratore di sistemi informatici. Ne ho viste di cotte e di crude; dell’assurda corsa al potenziamento dell’hardware (per stare al passo dello sviluppo del software dei S.O. sempre più pesanti) sino alle politiche di licensing attuate da note software house… vedi Microsoft per esempio.

Questa guida,  vuole essere un semplice aiuto a tutti coloro che vogliono utilizzare il proprio strumento di lavoro o di svago, avendo a disposizione un discreto numero di software testati e che svolgono in maniera egregia il proprio lavoro a costo ZERO.

Dato che questa guida vuole essere di aiuto al maggior numero di persone possibili, ho deciso  che i software proposti possano essere utilizzati sia  per sistemi operativi Windows che Linux .

Piccoli consigli

  1. Acquistate sempre Computer  di  primarie case costruttrici,  che diano affidabilità sull’assistenza post vendita.
  2. A meno che non siete dei smanettoni evitate di acquistare  degli assemblati, potreste imbattervi in problemi di compatibilità hardware di difficile soluzione.
  3. Fate dotare il PC con almeno 4 GB di ram .
  4. Acquistate sempre il Sistema Operativo se si tratta di Microsoft, Linux e’ gratuito !!!.
  5. Ricordatevi che il Computer ha sempre ragione !!

Cosa si intende  per software gratuito , software libero, e le sue forme.

 

Come si puo’ leggere su http://www.gnu.org/philosophy/free-sw.it.html

Le quattro libertà fondamentali

“Un programma è software libero se gli utenti del programma godono delle quattro libertà fondamentali:

  • Libertà di eseguire il programma, per qualsiasi scopo (libertà 0).
  • Libertà di studiare come funziona il programma e di modificarlo in modo da adattarlo alle proprie necessità (libertà 1). L’accesso al codice sorgente ne è un prerequisito.
  • Libertà di ridistribuire copie in modo da aiutare il prossimo (libertà 2).
  • Libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i miglioramenti da voi apportati (e le vostre versioni modificate in genere), in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio (libertà 3). L’accesso al codice sorgente ne è un prerequisito.

Vi consiglio di leggere cio’ che il gruppo GNU scrive… e’ molto, molto interessante ! Viva il software libero .

E poi di leggere  da wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Software_libero

 

“La parola libero non implica la possibilità di utilizzare tale software in maniera indiscriminata: il software libero è comunque soggetto ad una licenza d’uso, a differenza ad esempio del software di pubblico dominio.

Stallman durante il suo intervento a Wikimania 2005 (Francoforte sul Meno)

Rispetto al software proprietario, la licenza d’uso del software libero permette di:

  • eseguire il programma per qualsiasi scopo;
  • accedere alla struttura interna del programma (codice sorgente), studiarla ed eventualmente modificarla;
  • ridistribuirlo in un numero di copie illimitato.
  • La licenza d’uso pone in genere i seguenti vincoli:
  • gli autori precedenti del software devono essere menzionati anche nelle versioni modificate, lasciando intatto il loro copyright;
  • in seguito ad una modifica, non è possibile applicare una licenza d’uso incompatibile con la licenza originaria o che vada contro le norme della licenza stessa. Per esempio chiunque può riemettere del software pubblicato sotto LGPL usando la licenza GPL (tale operazione è anche chiamata upgrade della licenza), mentre non è possibile fare il contrario (naturalmente se non si è il detentore unico del copyright);
  • normalmente, nella licenza, vi è una clausola che sancisce la non usabilità del software se non si rispetta la licenza d’uso o se una o più norme della stessa licenza non sono valide per termini di legge;
  • quando si distribuisce un codice binario occorre o distribuire insieme anche i sorgenti o garantire per iscritto la possibilità a tutti gli utenti di venirne in possesso dietro richiesta ed al solo costo del supporto”

Inoltre su wikipedia c’e’ un bella classificazione delle tipologie di licenza.

Lo shareware

Altra tipologia di licenza e’ lo shareware: http://it.wikipedia.org/wiki/Shareware

“Lo shareware è una tipologia di licenza software molto popolare sin dai primi anni novanta. Vengono distribuiti sotto tale licenza in genere programmi facilmente scaricabili via Internet o contenuti in CD e DVD quasi sempre allegati alle riviste di Informatica in vendita in edicola.

Il software sotto tale licenza può essere liberamente ridistribuito, e può essere utilizzato per un periodo di tempo di prova variabile (generalmente 30 giorni). Scaduti questi termini, per continuare ad utilizzare il software è necessario registrarlo presso la casa produttrice, pagandone l’importo. All’avvio dell’applicazione shareware, generalmente un nag screen informa l’utente su come effettuare la registrazione e sulle condizioni di utilizzo.

La versione di prova può avere, in aggiunta o in alternativa alla durata limitata, rispetto alla versione completa, limitazioni quali l’impossibilità di stampare o salvare i file o simili, numero di utilizzi limitato, contenere al suo interno meccanismi di protezione tali da impedire di utilizzare il software dopo la scadenza, mancanza di supporto del produttore, watermarks audio o video sovraimposti ai file multimediali prodotti e altro, tuttavia queste limitazioni possono esser aggirate da alcuni programmi specializzati, quali crack o keygen.

Una volta acquistata la versione completa viene generalmente fornito un codice seriale da inserire nell’applicativo per sbloccarne le funzioni senza dover effettuare una nuova installazione.”

Conclusioni

Ed ora dopo aver chiarito, almeno in parte, i dogmi del “gratuito” e delle modalità di accesso, passo ai fatti…

(credo che molti di voi non resisteranno alla tentazione di non seguire i link riportati precedentemente… ma e’ un male !!!)

 

Alla prossima settimana e viva il software libero .

Articoli sul tema

 Si può spendere poco o nulla

OpenOffice – Office Automation

LibreOffice – Office Automation

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I Sistemi Operativi – Ubuntu , Red Hat , CentOs

PostgreSQL & MySQL potenti e gratuiti !

 

Giovanni Popolizio

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